Voce onomatopeica, che riproduce il fitto parlottio delle 'comari', indica lo scambio di discorsi tra due o più persone su argomenti non impegnativi per passatempo.
Derivante dal sostantivo ‘cannéla’, che viene dal lat. candela, a sua volta dal verbo candeo (= essere bianco, rifulgere, essere infuocato),
Dallo spagnolo ‘atrasar’, arretrare. Il tortorese conserva questo significato nella prima accezione, quella propria.
Ad libertatem ire, andare verso la libertà, liberarsi, non da vincoli o catene, ma da un onere, da un peso, da un ingombro, sgravarsi.
Dallo spagnolo ‘buscar’ (cercare). Nel termine c’è l’idea del chiedere, non un chiedere da pari a pari, ma il chiedere da inferiore a superiore.