Monumenti

Monumenti (11)

Le case signorili si distinguevano dalle case dei "cafoni" per una molteplicità di elementi:
- l'estensione, il numero dei vani e la collocazione a primo piano;
- la configurazione e la distribuzione degli spazi esterni ed interni;
- la presenza di un cortile interno più o meno ampio;
- la presenza di una scalinata più o meno importante per accedere dal cortile al piano nobile;
- l'arredo e la decorazione degli ambienti;
- la presenza di un portone di ingresso più o meno grande.

Il primo segno distintivo esterno che si notava avvicinandosi all'abitazione era il portale che ornava l'ingresso. La grandezza e la decorazione rivelava il grado sociale di appartenenza di chi vi abitava. Un portale litico ad arco denotava una casa di notabili: 
a) quelli grandi che consentissero il passaggio di una cavalcatura o di una bestia da soma a pieno carico e decorato con sculture e stemma gentilizio segnalavano l'ingresso di abitazioni tipo "domus" con cortile interno, proprie di notabili di alto rango;
b) portali grandi non decorati ma con stemma gentilizio e con cortile interno indicavano abitazioni di notabili di secondo rango;
c) portali litici normali anche decorati con sculture e stemma gentilizio, anche se non consentivano il passaggio di un animale da soma carico, segnavano l'ingresso di abitazioni di notabili di terzo rango;
d) portali litici non decorati di grandezza normale segnalavano le abitazioni di notabili di quarto rango;
e) portali ad arco realizzati in  malta di calce indicavano le case di non notabili ma di ricchi proprietari terrieri o di benestanti artigiani.

Portali monumentali:
- portale litico scolpito della casa Lomonaco, a 'Mbedilaterra;
- portale li
tico della casa Perrelli, in corso Garibaldi, fra il palazzo Casapesenna e la Chjàzza;
- portale litico interno del palazzo Casapesenna;
- portale litico con nervature della casa Lagamma, a inizio via di Mìenzu;
- portale litico della casa d'Arleo, in via Tirrone;
- portale litico scolpito della casa Grassi, in vico Garibaldi II;
- portale litico con nervature della casa Leone, a inizio via Carroli;
- portale litico della casa Marsiglia, in zona Grangìja a fine via Carròli;
- portale litico a conci bugnati del chiostro del Convento, in  zona Capulischéali.

La Cappella delle Anime del Purgatorio, comunemente chiamata «Il Purgatorio», si trova in Piazza Dante Alighieri.

I ruderi del corpo della costruzione, in evidenza su un basso rilievo roccioso a margine della vecchia SS18,

 Si tratta di un pilastro monolitico in pietra calcarea, lavorato con base e capitello, alto 150 cm, largo 54 cm. . Gli esperti lo datano intorno alla prima metà del I secolo d.C.

Complesso monumentale, in gran parte privatizzato successivamente al 1867.

La cappella di Mater Domini, in località Sotto le Grotte, è costituita da un’unica navata rettangolare di circa venti metri quadrati.  

E’ una massiccia costruzione di forma grosso modo triangolare, originariamente, probabilmente, fu un'area fortificata bizantina;

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