Sàndu Nicòla

Una piccola contrada nella valle, immersa nella verde cornice dei boschi, accompagnata dal sottofondo sonoro del mormorio delle acque, si nutre si sole e di aria pura. 

         Scendendo dai Piani del Carro verso Tortora, sulla destra si intravede un gruppo di case sparse su piccoli terrazzamenti coltivati. E’ la piccola contrada di Sàndu Nicola. 
 
         Il toponimo, con molta probabilità, risale agli ultimi secoli del primo millennio, quando la zona era la dimora di una laura di monaci greco-bizantini che la dedicarono al santo monaco loro protettore. 
 
         I terrazzamenti occupano una striscia di 400 m. di lunghezza e 100-120 m. di larghezza che si estende nella direzione Est-Ovest tra i due rami della Fiumarella ad un’altitudine media di 550. 
 
         Nelle vallette, che la sovrastano verso il Carro e che la fiancheggiano, numerose sono le sorgenti d’acqua fresca e limpida. 
 
         Gli abitanti praticano la pastorizia e l’agricoltura. 
 
         Fino a circa due decenni fa la contrada era sede di una scuola elementare pluriclasse.


                                                                                           Michelangelo Pucci

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