Tra e fra

Albergo sull'isola Dino

E' visibile l'entrata della Grotta del Leone, detta così per la presenza in fondo all'antro di uno scoglio che, visto dall'esterno, dà l'idea di un leone accovacciato. Nell'anno 1600 vi morì il torriere Vitigno, comandante della guarnigione di stanza nella Torre di Fiuzzi, ferito nello scontro vittorioso contro i corsari turchi che tentavano di sbarcare sull'arenile (vedi didascalia della foto della torre Fiuzzi).

Fiuzzi con Torre

Chiamata 'Torre del Capo Dino', fu costruita intorno al 1550 (nello stesso periodo delle altre torri costiere) dietro impulso del vicerè Pietro di Toledo in funzione di difesa contro le piraterie dei Turchi. Fu testimone nell'anno 1600 di un assalto del corsaro Amurat Rais che con sei vascelli si era presentato di fronte all'arenile di Fiuzzi, respinto dal torriere Vitigno che con l'ausilio di una schiera di cavallari di Aieta armati di archibugio ne impedì lo sbarco. Il Vitigno rimase ferito e morì entro poche ore nella grotta del Leone.

Marina di Maratea

Tortora e Praia nel golfo

Golfo di Policastro

Isola Dino

Formatasi nei tempi geologici per crollo e sprofondamento del tratto di terrazzamento che la univa alla contrada Foresta. In epoca preromana vi fu costruito un tempietto, in funzione anche in età romana, da cui probabilmente prese il nome (lat. aedes = tempio; aedina = tempietto). Nel medioevo e secoli successivi era parte del feudo di Aieta. A devozione dei fedeli vi fu costruita una cappella dedicata a S.Maria. Fino al 1660 era adibita a pascolo di bovini e ovini, traghettativi stagionalmente su barche, e alla caccia di colombelle, pernici e altri uccelli. Successivamente vi furono introdotti conigli e lepri per la caccia e la sommità pianeggiante fu arata per la semina di grano.

Scogliere di Acquafredda

Promontorio di Acquafredda

La località prende il nome dalla presenza, nel mare prospiciente a poca distanza dalla costa, di polle di acqua dolce sorgiva  (più fredda dell'acqua marina) proveniente dalla falda dei rilievi sovrastanti.

La Secca

Porto naturale risalente ad epoca romana ed in funzione fino al 1900. Qui si imbarcò Garibaldi il pomeriggio del 3 settembre 1860, nel corso della spedizione dei Mille, proveniente da Tortora e diretto a Sapri, per ricongiungersi con il contingente del gen. Turr, con il quale intendeva sbarrare la strada sulla attuale SS 19, nelle vicinanze di Lagonegro, a 3000 borbonici in ritirata da Cosenza.
La costruzione visibile è il palazzo baronale Labanchi cinque-settecentesco
Scavi archeologici del 1992 hanno messo in evidenza una villa marittima e delle vasche di epoca romana per la produzione del garum. 

Pagina 18 di 51
Go to top