Una stella per la pace

Associazione OPUS

in collaborazione con

L’Amministrazione Comunale – la Pro Loco di Tortora

e il Polifunzionale Opus

 

organizza

per Venerdì 10 agosto 2007  alle ore 18,00

 

a Tortora Centro Storico

a palazzo Casapesenna museo comunale

 

UNA STELLA PER LA PACE

 

Incontro – Evento con il Premio Nobel per la Pace

BETTY WILLIAMS (1976)

 

SI PREPARA UN INCONTRO SULLA PACE –  Negli ultimi tempi la ricerca intorno alla tematica della “Pace” costituisce probabilmente uno dei punti di maggiore impegno e interesse politico e culturale. L’Associazione O.P.U.S. torna ad aprirsi a queste tematiche attuali ed internazionali. " Una stella per la pace" è il titolo dell’incontro culturale che si svolgerà venerdì 10 Agosto, alle ore 18.00, nel Museo Comunale “Palazzo Casapesenna” di Tortora Centro, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Tortora.

Dialogo, conoscenza dell'altro, armonica convivenza e pace come unico valore possibile saranno i temi trattati nel corso dell'incontro.

Interessante il parterre degli ospiti: BETTY WILLIAMS, premio Nobel per la pace, ON. GIANNI PITTELLA, Europarlamentare, MONS. LUIGI BETTAZZI Presidente Pax Christi International GIANNI NOVELLO, esponente Pax Christi Internazionale, GIUSEPPE GAGLIARDI, assessore alla Provincia di Cosenza, ANTONIO PRATICO’, consigliere  della Provincia di Cosenza, Don GIOVANNI MAZZILLO teologo, MICHELANGELO PUCCI, storico.  
Più che un evento, unico e frammentato nel tempo, l’incontro culturale, vuole rappresentare una continuità di segni nella storia recente dell’Associazione O.P.U.S. e del paese. Esso vuole rappresentare un modo diverso di discutere su una tematica attuale e al contempo impegnativa, potendosi confrontare con personaggi di rilievo, facendo tesoro del loro vissuto e del loro pensiero.

Il volontariato e una struttura organizzativa adeguata all’Associazione O.P.U.S.  fanno in modo che all'interno di esse possano convivere momenti di iniziative di solidarietà, di dibattito politico e sociale. 

L'incontro  ha avuto luogo intorno alle 19, in ritardo rispetto all'orario del programma per un imprevisto di traffico che ha bloccato la signora Williams lungo la strada.  
Erano presenti il Dr. Silvestri sindaco di Tortora, Mons. Luigi Bettazzi arcivescovo di Ivrea, il Dr. Gianni Pittella parlamentare europeo, Giuseppe Gagliardi assessore della Provincia di Cosenza, il rev. Gianni Novello esponente della Pax Christi International, don Giovanni Mazzillo teologo, Michelangelo Pucci, un folto pubblico che affollava il cortile del palazzo Casapesenna.
Moderatore è stato Antonio Iorio rappresentante dell’Associazione O.P.U.S. organizzatrice dell’evento.
Ha dato inizio ai lavori il Dr. Silvestri con parole di benvenuto e di introduzione al dibattito. Successivamente sono intervenuti l’assessore alla Provincia di Cosenza G. Gagliardi, Michelangelo Pucci, il rappresentante dell’associazione Pax Christi Gianni Novello, le cui parole sono state particolarmente coinvolgenti per le testimonianze sue personali, a volte drammatiche, come operatore di pace in Africa, e don Giovanni Mazzillo.
La pioggia ha interrotto i lavori privandoci della possibilità di ascoltare l’on. G. Pittella, che, a una cert’ora, persistendo la pioggia ha dovuto lasciarci per un altro impegno.
All’arrivo della sig.ra Williams, cessata la pioggia, l’incontro è stato ripreso con l’intervento volutamente breve, ma carico di grande umanità, di Mons. Bettazzi e successivamente abbiamo ascoltato il tanto atteso intervento della sig.ra Williams che ha parlato delle sue testimonianze, delle sue iniziative a favore della pace e del suo progetto di istituzione in Basilicata di una casa per bambini.
L’evento si è concluso con le domande da parte della stampa presente cui hanno risposto Mons. Bettazzi e la sig.ra Williams.
 
 
 
A parte si riporta l’intervento di M. Pucci che contestualizza il tema della pace nella storia di Tortora:
 
Welcome to Tortora mrs Williams, benvenuta a Tortora signora Williams.
La presenza di un nobel per la pace è particolarmente gradita a questa comunità.

La stessa posizione geografica del paese, al confine di regione, ne fa un mediatore di culture.
La comunità tortorese, dedita al lavoro, è stata sempre, per natura e per scelta, amante della pace, disponibile al dialogo e ospitale con i forestieri.

A testimonianza di ciò possiamo ricordare alcuni momenti della sua storia in cui ha dato prova di saper ammorbidire gli attriti e di spirito di accoglienza:
Al tempo dei Normanni i Tortoresi accolsero e integrarono un gruppo, qui confinato, di Saraceni convertiti provenienti dalla città siciliana di Rametta.  
Più recentemente, il 13 dicembre del 1806, il popolo, con a capo un comitato di notabili e il clero al completo, accolse, all’ingresso del paese, con offerte di pace salvando così il paese da saccheggi e lutti,
una compagnia di 200 soldati francesi, autori a Maratea, Lauria, Lagonegro e Trecchina di violenze e stragi nonostante si proclamassero portatori di libertà. 
Il 3 settembre 1860, nel corso della spedizione dei Mille, le autorità comunali, un comitato di notabili e un’ala di popolo vestito a festa accolsero Garibaldi, di passaggio per Tortora con quattro suoi fedelissimi, con manifestazione di simpatia e di amicizia nella piazzetta di S.Jàculu, accompagnandolo per le vie del paese fino alla casa dei Melazzi Lomonaco fra le acclamazioni di altra gente festante affacciata alle finestre e ai balconi.
All’inizio del ‘900 i Tortoresi hanno accolto ed integrato un gruppo di Reggini, qui pervenuti per motivi di lavoro.
 
La pace è un atteggiamento e un comportamento che non ritroviamo nella natura, non è un atteggiamento e un comportamento naturale nell’uomo.
La pace è un valore culturale introdotto solo in epoca storica da alcune religioni: il Cristianesimo e il Buddismo.
Solo di recente la sensibilità verso la pace è divenuta anche valore e impegno civile.
Come valore e impegno culturale l’atteggiamento della pace si trasmette con l’educazione.
La Storia ci insegna che alla base della pace c’è il lavoro e la tolleranza.
Chi lavora sa che per produrre e godere dei frutti della propria attività deve vivere in pace con gli altri, una pace fondata sul rispetto reciproco.
Andando oltre, il Cristianesimo fonda la pace sull’amore, inteso non come un semplice sentimento, ma un amore fattivo che consiste nel prendersi cura degli altri.
 
I Tortoresi, oggi, sono lieti di ospitare Lei, signora Betty, con simpatia augurandole ogni bene.
Grazie di essere venuta a Tortora, dove è ben accolta e capita la sua testimonianza per la pace.
 
 

 

Go to top