Dottrina trinitaria

L'elaborazione dottrinale dei primi Padri della Chiesa impiega ben tre secoli e mezzo prima di pervenire alla dottrina attuale

      

Nella Scrittura, oltre al termine, manca qualsiasi definizione concettuale, o una dottrina della Trinità. L'elaborazione di un dogma trinitario avverrà ad opera della speculazione teologica successiva all'epoca neotestamentaria e si compirà soltanto alla fine del IV sec. 
        
Il problema cominciò ad essere posto nel corso del II sec.  con la definizione della divinità del Figlio passando attraverso la speculazione filosofica ellenistica della Scuola catechetica di Alessandria, attraverso l'adozionismo (eresia predicata da Teodoto di Bisanzio che non riconosceva a Gesù la divinità ma solo una santità superiore per il fatto che Dio gli aveva affidato la salvezza degli uomini, condannata da papa Vittore e successivamente dal Concilio di Antiochia [268]) e il modalismo (eresia dei sec. II e III che negava una distinzione reale di persone in Dio, e concepiva la Trinità come un "modo" diverso di manifestarsi di Dio, combattuta dagli apologisti Tertulliano e Ippolito e dai papi Zefirino [198-217] e Callisto [217-222]).
         Il dogma trovò una prima conclusione nel Concilio di Nicea (325) e una sistemazione definitiva con la definizione della divinità dello Spirito nel Concilio di Costantinopoli (381).

Indice: concetto e origini, concetto di Dio, concetto dell'uomo, la carità, primi sviluppi dottrinali, dottrina cristologica, dottrina trinitaria, dottrina mariologica, culto dei santi, dottrina dell'aldilà, dottrina della storia, diffusione del Cristianesimo.

 

 

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