Seconda sala

Di fronte all’ingresso una porta dà accesso alla prima sala degli Enotri. Cartelloni ai muri illustrano quello che si sa di questo popolo. Tre vetrine mostrano i reperti di tre tombe.

Vetrina n. 2
Espone l’arredo della tomba enotria  n. 2: sei vasi enotri di piccole dimensioni decorati, una coppetta nera di tipo laconico.

Vetrina n. 3
Tomba enotria n. 4 datata 510-490 a.C. . In tutto 10 pezzi, 8 in ceramica, due in ferro. Quelli in ceramica sono dei vasi di varia grandezza. 
Di quelli in ceramica 5 sono di produzione locale e 3 di origine attica. Di particolare evidenza sono un panciuto cratere di cm 35-40 di altezza  di colore naturale senza decorazione; un’anfora da trasporto di 70-80 cm di altezza, di colore naturale senza decorazioni; una panciuta brocca di circa 20 cm di altezza con decoro geometrico con due anse; una lekythos attica di circa 25 cm di altezza a figure nere.
I due pezzi in ferro sono una punta di lancia ed una fibula. 

Tomba enotria n. 32 datata 480-470 a.C. . Arredo composto da 9 pezzi: un cratere panciuto di altezza 22 cm circa con due anse, molto bello, di colore naturale e decorazioni geometriche a linee nere e rosse; una grande anfora da trasporto come quella della tomba n. 4; una panciuta lekythos attica di circa 25 cm di altezza; una kalphis attica di circa 20 cm ; altri pezzi più piccoli; una fibula in ferro. 

Vetrina n. 4
Tomba  enotria n. 78 datata 480-470 a.C. . E’ la tomba con l’arredo più ricco comprendente ben 30 pezzi, di cui 22 sono di fattura locale. Si tratta di vasellame con decorazione geometrica o a fasce nere di buon gusto. 3 pezzi sono di origine ionica. Ci sono pure spiedi, alari, un coltello in ferro. Spicca, nonostante la piccolezza, una statuetta di Bes, divinità orientale. E’ una figura maschile accoccolata con in evidenza, attaccato al ventre, il sesso eretto.

Michelangelo Pucci

entra nella terza sala 

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