Mobili della cucina

 

la buffétta, piccolo desco su cui apparecchiare per due o tre persone con una tuvagljédda e li stijavùcchi; 
lu tiratùru di la buffétta, in cui conservare le posate;
la séggia, su cui sedersi attorno alla buffétta;
lu scànnu, sedile senza spalliera di forma allungata per accogliere due-tre persone ad altezza di sedia per far accomodare attorno al fuoco o alla tavola le persone anziane;
la scannédda, sedile basso rettangolare monoposto per sedersi attorno al focolare;
lu scannìeddu, sedile monoposto quadrato senza spalliera ad altezza di sedia;
la càscia, con la cascicédda, piccole dispense e, all’occorrenza, anche sedili  di emergenza; 
lu casciùni, cassone di legno in genere a due scomparti di notevole capienza, altezza e larghezza pari ad un tavolo da pranzo, per conservare le derrate alimentari (le granaglie o la riserva di  frutta secca); 
lu stìpu, per riporre stoviglie in ceramica o in terra cotta e come piccola dispensa di passaggio;
la màttira, madia in legno, per impastarvi dentro il pane.

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