Località S. Brancato

 

Chiamata anche ‘Lu Chjòanu Grànni’, è un ampio pianoro dominante la valle della Fiumarella (vedi nella sezione 'Territorio' - 'Marina' - 'S. Brancato'). E’ attraversato dalla strada provinciale che sale al Centro Storico di Tortora. 

Lasciata la vecchia SS. 18, si attraversa la contrada Poiarelli, si passa sotto il Palèstro e al termine di una salita a serpentina si arriva al pianoro. Appena all’inizio, a destra della strada nel punto in cui la strada curva a destra, si trova il sito in cui sono state portate alla luce alcune tombe enotrie e la maggior parte delle tombe lucane

Una trentina di metri più avanti c’è una stretta carrabile che scende nella valle. Imboccatala, dopo un centinaio di metri, si passa sotto una balza  sabbiosa sulla quale sono state scoperte numerose tombe enotrie e, poco oltre, in una murata a secco è stata rinvenuta la stele con iscrizione in lingua appartenente al gruppo osco ma in caratteri achei (vedi nella sezione ‘Storia’ di questo sito ‘Il periodo degli Enotri’). 

Proseguendo la discesa in macchina e poi per un tratto a piedi, nella falesia si può vedere il riparo in cui sono stati trovati frammenti vari dell’età del Bronzo (vedi nella sezione ‘Storia’ di questo sito ‘l’Età del Bronzo’).
 

Risaliti su, sull’orlo del pianoro c’è il sito della chiesa bizantina, provvisoriamente occultata per evitare danneggiamenti volontari o meteorologici ai ruderi.
 

Ritornati sulla strada provinciale, dopo pochi metri se ne distacca a sinistra la via che porta al campo sportivo e, più giù ancora, alla contrada Crisose. Ancora pochi metri avanti, a destra, si diparte la vecchia mulattiera, ora parzialmente resa carrabile, che portava al paese. 

                                                                         Michelangelo Pucci 

Altri luoghi da visitare: Grotta preistorica paleolitica; Pergolo; Palestro; San Brancato; Rosaneto; Centro Storico; Sarre; Santi Quaranta; Piani del Carro; Pizinno.

 

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