Grotta preistorica di Torre Nave

Il secondo sito per antichità con tracce umane nel Comune di Tortora


La grotta è stata abitata dagli uomini del paleolitico medio e superione per molti millenni, prima dall’uomo di Neanderthal e poi dal Cro-Magnon, per maggiori informazioni visitare la sezione di storia del paleolitico a Tortora.

E’ questa un antro che si addentra nella falesia verticale in cima alla quale svetta la costruzione detta Torre Nave.
Scavata dall'acqua nell’era interglaciale (circa 200-100.000 anni fa) quando il livello del mare era più alto rispetto alla costa per il duplice effetto dello scioglimento dei ghiacci che coprivano i continenti della precedente era glaciale e del bradisismo che ancora non aveva sollevato lo zoccolo continentale. Successivamente la grotta emerse dalle acque perché  il livello del mare si era abbassato rispetto alla costa per il duplice effetto dell’era glaciale (75.000-8.500 anni fa circa), durante la quale i ghiacci andavano coprendo i continenti sottraendo acqua agli oceani, e del bradisismo che intanto sollevava lo zoccolo continentale. E’ in questa età che la grotta diventò un rifugio sicuro per un clan umano trovandosi a diversi metri di altezza sulla piana sottostante. Oggi tale altezza si è ridotta per il riempimento e l’allargamento della piana riempita dagli apporti di materiale da parte del Noce e della Fiumarella.
L’imbocco della grotta, sito sul lato sinistro della parete rocciosa, non è visibile facilmente dalla strada, nascosto da uno spuntone roccioso che chiude la base semicircolare della falesia. Per vederlo bisogna avvicinarsi proprio ai piedi della rupe oppure spostarsi a piedi lungo la vecchia SS 18 di Falconara verso sud. Attualmente si apre nella roccia a livello del piano di calpestio per effetto di un riempimento artificiale. Una volta l'orlo inferiore dell'imbocco della cavità si trovava ad un paio di metri dal piano di campagna.
 

Al momento della scoperta la cavità era quasi interamente ostruita da un riempimento interno, ora rimosso per permettere l'indagine archeologica. L’interno presenta stalattiti e stalagmiti, segno e conseguenza di un’intensa umidità da infiltrazione. Il piano di calpestio è movimentato a diversi piani. 

Il sito, per adesso, non è liberamente accessibile insistendo in una proprietà privata. Ma, procurandosi i necessari permessi, è possibile la visita.

Si accede al luogo per la via Falconara.

Vedi 'paleolitico medio e superiore'


Altri luoghi da visitare: Grotta preistorica paleolitica; Pergolo; Palestro; San Brancato; Rosaneto; Centro Storico; Sarre; Santi Quaranta; Piani del Carro; Pizinno.

 

 

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