La storia di Tortora

La presenza dell'uomo nel nostro territorio è attestata da numerosi reperti archeologici.

Il territorio tortorese è stato abitato da tempi remotissimi. La sua particolare posizione geografica e le sue caratteristiche fisiche lo hanno reso un habitat ideale per l’uomo in ogni epoca, sia per la possibilità di procurarsi le risorse alimentari, sia per quella di poter mantenere con più facilità contatti con altri gruppi umani.

Il mare da una parte e i due fiumi dall’altra sono da sempre stati una fonte importante di risorse alimentari con i loro pesci. I boschi, che fino ad epoca romana coprivano quasi interamente le aree collinari e montane, costituiti anche di alberi da frutto, fornivano gli alimenti vegetali. Gli animali che popolavano questi boschi erano un’altra importante fonte di proteine. I due fiumi e le sorgenti, che una volta erano molto più numerose, assicuravano l’acqua tanto essenziale per la vita.

Le numerose grotte e ripari, soprattutto nei tempi preistorici, sono stati un rifugio sicuro per uomini e animali domestici.

I pianori delle Crisose, del Rosaneto e di S.Brancato, in tempi protostorici e storici, erano ideali per l’agricoltura.

Le due valli, inoltre erano le vie naturali per mantenere i contatti con gli altri gruppi umani dell’entroterra. I ritrovamenti e i recenti scavi archeologici testimoniano la presenza dell’uomo in queste contrade dal paleolitico inferiore fino ai giorni nostri.

Michelangelo Pucci

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