La trebbiatura del grano, oltre che lavoro e fatica, era anche una molto attesa.

Lo sposalizio, oltre che rito, era una festa a cui partecipava quasi tutta la comunità, festa che spesso si trasformava in un'orgia di Bacco.

Il fidanzamento non era un affare privato che si svolgesse fra due privati, ma un affare ritualizzato fra due famiglie.

Le fiere, pur svolgendo la funzione primaria di scambio di animali e di prodotti, erano anche il teatro di scenette tragicomiche.

In ogni casa c'era un forno per la cottura del pane.

Quasi tutte le famiglie, ad eccezione di quelle proprio indigenti, allevavano il maiale.

I gradini delle scale esterne, nelle stagioni primaverile, estiva e autunnale era il salotto di raccolta e conversazione

Nelle stagioni autunnale e invernale il focolare, oltre a funzionare come fonte di riscaldamento, era il luogo naturale di raccolta della famiglia,

La bellezza sta in alto. Il nome tortorese della contrada è femminile per una confusione ingenerata dalla desinenza ‘a’. In realtà il toponimo si riferisce a Sant’Elia l’eremita,

Fra Pizinno e il Carro. Una valle che non è solo di passaggio

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